Fondazione Deloitte presenta il Bilancio Sociale 2020, documento redatto in linea con i GRI Sustainability Reporting Standards che fotografa i principali risultati raggiunti in termini di responsabilità sociale e ambientale nel corso dell’ultimo anno fiscale (1 giugno 2019 – 31 maggio 2020). Nei suoi oltre 4 anni di attività, Fondazione Deloitte ha contribuito a 36 iniziative e 16 grandi progetti potendo contare sul coinvolgimento di 7400 persone (+23% rispetto all’anno precedente) del network Deloitte e un potenziale impegno condiviso con 8000 clienti (+8%). 

Obiettivo delle azioni “è contribuire a migliorare il mondo attraverso la bellezza, il progresso e il sostegno alle fasce più deboli” fa sapere la fondazione che, nei mesi scorsi, per fronteggiare l’emergenza Covid-19 ha donato di 1 milione di euro alla Protezione Civile per sostenere il sistema sanitario nazionale. 

Nella fase di impegno nel ritorno alla normalità, ha ideato l’Osservatorio Fondazione Deloitte, un appuntamento a cadenza annuale che punta a diventare un momento di dibattito su rilevanti tematiche di responsabilità sociale per contribuire alla realizzazione di soluzioni concrete.  

Tema della prima edizione l’educazione e la formazione su materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sviluppato attraverso un’indagine demoscopica e un appuntamento per indagare il legame fra percorsi di studio e impatti sull’occupazione, ruolo della formazione, delle istituzioni e delle aziende per unire le forze e promuovere il cambiamento. 

Più nel dettaglio, i progetti sostenuti nel corso dell’ultimo anno si suddividono in progetti interni, progetti culturali, Progetti in tema di educazione, istruzione, ricerca e progetti legati alle emergenze. 

Tra i progetti interni, il Gift Matching Program che prevede donazioni da parte di gruppi di almeno tre persone. A fronte di questo contributo la Fondazione si impegna a duplicare la donazione. In 4 anni sono stati donati quasi 200.000 euro con il contributo di oltre 1000 persone Deloitte. A ciò si aggiunge Cent by Cent con cui ogni collaboratore Deloitte sceglie di arrotondare per difetto il proprio stipendio in favore di progetti sostenuti dalla Fondazione. Altra iniziativa è “Got blood? Dot Blood” per la donazione del sangue attraverso Avis che nell’ultimo anno ha visto la disponibilità di 100 persone, così come diverse iniziative di charity in occasione del Natale. 

Nell’ambito dei progetti culturali si inserisce il ruolo della Fondazione come patrocinante del Mudec – Museo delle Culture di Milano in risposta alla volontà di promuovere la cultura e le differenze culturali come grande patrimonio da preservare. Poi ci sono l’impegno con Fai per il progetto “500 metri senza ostacoli – Pompei accessibile” per un percorso di fruizione del sito archeologico accessibile a tutti e l’adesione al progetto Finance for Fine Art contribuendo al restauro dell’Opera “Gesù e la Samaritana” di Pietro Negri, opera custodita nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. 

Progetti in tema di educazione, istruzione, ricerca: tra questi, il contributo alla ricerca sull’opera di Perin del Vaga presso Università Tor Vergata e Università Roma Tre; una borsa di studio all’Unisg; il sostegno a Dynamo Camp, Pangea, Unhcr per il progetto Be My School, Aias Busto Arsizio per la riabilitazione neuropsichiatrica e neuromotoria di ragazzi e bambini affetti da gravi patologie; le donazioni a Fondazione Cometa con il sostegno al progetto Liceo Artigianale per ragazzi in difficoltà e l’implementazione di un master per l’imprenditorialità sociale. A questi si aggiunge il percorso formativo Mus-e rivolto ai bambini della scuola primaria in contesti difficili per la sperimentazione di diverse discipline artistiche. 

Progetti legati ad emergenze: la Fondazione ha scelto l’Ospedale Sacco, in prima linea nella lotta al Covid-19, donazioni all’Africa centro-orientale per la ricostruzione dopo i disastri causati dal Ciclone Idai e la Fondazione Don Gnocchi, nell’ambito del sostegno all’assistenza e alla formazione delle attività. Infine, va menzionato il programma Food For Change che si occupa di recuperare il cibo non consumato nei grandi eventi Deloitte per destinarlo a mense caritative. 

“Sono molto orgoglioso di quanto stiamo facendo, espressione della volontà del network Deloitte di porsi in modo sempre più responsabile e attento e restituire valore alla comunità – dichiara Paolo Gibello, presidente Fondazione Deloitte – Dalle nostre analisi abbiamo riscontrato che i progetti supportati quest’anno hanno generato un contribuito diretto a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile e ciò ci da la forza per fare ancora meglio”.  

“La grave emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha insegnato che serve agire e ripartire. Per questo guardiamo al futuro – aggiunge – anche attraverso la prossima edizione dell’Osservatorio affinché sia possibile favorire un’azione e un cambiamento di sistema, coinvolgendo e mettendo in campo tutte le forze necessarie – pubblico, privato e terzo settore – per poter fare davvero e tutti insieme la differenza”.