Il mese di novembre dei listini europei inizia con il segno più grazie alle ricoperture dopo le forti vendite registrate nella scorsa ottava e all’ottimismo in arrivo dai dati macro. In particolare, ad ottobre, l’indice che misura il sentiment dei direttori degli acquisti europei è salito più delle stime a 54,8 punti (53,8 punti per il dato italiano). 

In positivo anche Wall Street alla vigilia delle elezioni presidenziali. Secondo gli ultimi sondaggi, Joe Biden diventerà il nuovo presidente statunitense con un’ampia maggioranza. Al di là del nome del vincitore, gli operatori sui mercati finanziari sperano in un’affermazione netta che eviti polemiche ed il blocco dell’attività della prima economia. 

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato a 18.400,03 punti (+2,55%), riflettori puntati sul comparto bancario. Intesa Sanpaolo ha terminato con un +4,42%, Mediobanca ha chiuso con un +3,48% e UniCredit con un +3,2%. Secondo i giornali in edicola, l’istituto di Piazza Gae Aulenti starebbe valutando un’integrazione con MPS che, non a caso, ha terminato con un +8,32%. 

In rosso invece Nexi (-2,58%). La società ha annunciato di aver avviato con il gruppo Nets un periodo di esclusiva delle negoziazioni per raggiungere, nel giro di 10 giorni, un accordo vincolante tra le parti per un’operazione di fusione. “L’integrazione di Nexi con il gruppo Nets si inquadrerebbe nel contesto del rapido consolidamento in atto a livello internazionale ed europeo nel settore dei pagamenti digitali, già prospettato nell’ambito dell’annunciata operazione di fusione con SIA”, riporta il comunicato della società. 

L’operazione, strutturata come una fusione di Nets in Nexi, verrà realizzata interamente attraverso uno scambio azionario, con impegni di lock up di lungo periodo per gli attuali azionisti di Nets – incluso Hellman & Friedman – e non prevede ricorso ad ulteriore indebitamento. 

Incremento di oltre 2 punti percentuali per FCA (+2,64%), , e -3,84% per Recordati dopo il downgrade arrivato da parte degli analisti di Goldman Sachs da “buy” a “neutral”. 

Dal fronte titoli di Stato, lo spread Italia-Germania si è mosso in rialzo dell’1,9% portandosi a 135 punti base. (in collaborazione con money.it)