Borsa: Piazza Affari chiude l’ottava con il segno meno

L’avvio negativo dei listini a stelle e strisce spinge al ribasso anche le borse europee. Chiusura con il segno meno per le borse del Vecchio continente che, dopo una prima parte in positivo, anche grazie all’ottimismo del n.1 della BCE Christine Lagarde (secondo cui il peggio potrebbe essere ormai alle spalle), si sono trovate a fare i conti con l’avvio negativo della piazza finanziaria newyorkese. 

Dopo gli acquisti innescati ieri dai rumor sul possibile allentamento della Volcker Rule, la legge del 2012 che regola l’attività speculativa degli istituti di credito, Wall Street si trova nuovamente a fare i conti con un record giornaliero di positivi al virus e con la decisione della Federal Reserve di limitare i proventi agli azionisti delle banche (a seguito degli stress test sugli istituti di credito, la banca centrale Usa ha imposto il blocco ai piani di buyback e varato il divieto di aumentare i dividendi). 

Sul listino milanese, dove il Ftse Mib ha terminato la settimana con un rosso dello 0,57% a 19.124,36 a punti, spicca il +1,79% di Atlantia in scia dell’ottimismo che circonda le trattative con il governo sulla concessione autostradale. 

Giornata di acquisti anche per Hera e Terna, salite dello 0,85 e dell’1,17%, e per l’accoppiata formata da CNH e Pirelli (+1,76% e -0,26 per cento). Nel comparto bancario -0,87% di Ubi Banca dopo il via libera della Consob all’offerta di Intesa Sanpaolo (-1,47%), in partenza il prossimo 6 luglio. 

Nell’ultima seduta dell’ottava lo spread con i titoli tedeschi non ha fatto registrare variazioni di rilievo a 180 punti. Sempre per quanto riguarda la carta italiana, oggi il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 7 miliardi di euro al -0,224%, 24 punti base in meno rispetto all’asta precedente. 

Piccolo storno per Cattolica che, dopo il +38% messo a segno in scia dell’accordo con Generali (-0,15%), oggi ha terminato con un -1,32%. Per quanto riguarda i giudizi, -3,76% di Telecom Italia dopo il “sell” pronunciato ieri da Goldman Sachs, e -0,31% di Enel su cui Hsbc ha ridotto la valutazione a “hold”. (In collaborazione con money.it)