È MegaRide, spin-off dell’Università di Napoli Federico II, ad essersi aggiudicata la 14° edizione del Premio destinato alle giovani imprese hi-tech generate dalla ricerca accademica. L’Italian Master Startup Award – promosso dall’Associazione Italiana Incubatori Universitari PniCube e organizzato quest’anno dall’Università degli Studi di Verona – è l’unico premio su base nazionale che va a riconoscere gli effettivi risultati conseguiti dalle startup nate dalla ricerca accademica nei loro primi anni di vita, creando al contempo un importante ponte con il mondo degli investitori.  

L’evento – trasmesso in diretta streaming nel format TV ideato dal Gruppo Editoriale Athesis – ha visto le dieci finaliste raccontarsi attraverso video, interviste e risposte ai quesiti della Giuria, composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa1 . “ 

“Questa edizione ci ha fatto apprezzare un nuovo format per Imsa che ben si adatta all’iniziativa, permettendo di presentare in maniera chiara e immediata le idee innovative di startup che hanno già raggiunto importanti risultati di mercato” ha commentato Alessandro Grandi, Presidente PniCube. “C’era bisogno -ha sottolineato- di aumentare la visibilità di questo Premio e, grazie soprattutto al Comitato Organizzatore di Verona, abbiamo trovato una formula efficace anche per un pubblico più ampio, non solo di addetti ai lavori”.  

Megaride, dal nome dell’isola del primo insediamento greco nel territorio partenopeo, è uno spin-off accademico dell’Università di Napoli Federico II e nasce nel 2016 come software house, testing center, smart mobility provider. Obiettivo della startup era diventare punto di riferimento nello sviluppo di modelli avanzati per la simulazione in real-time di dinamica veicolo su strada, nei settori automotive e motorsport, e nella fornitura di prodotti software per l’ottimizzazione delle prestazioni dei veicoli e della mobilità smart.  

Fin dai primi passi, Megaride si interfaccia con i principali contesti automobilistici e motorsport mondiali e, oltre al mercato tedesco, sta ora sviluppando crescenti connessioni con Asia, UK e Spagna. “Tra i fattori chiave di successo della nostra startup – ha detto il Ceo e co-founder, Flavio Farroni – la profonda sinergia con il comparto di ricerca della Federico II, l’investimento in talenti sul territorio e la promozione di una crescita organica che ha portato, nel 2019, ad un fatturato di circa 1 milione di euro, senza ricorrere a debito bancario o cessione di equity”.