Nel nuovo decreto saranno riconfermate tutte le misure di sostegno al reddito già previste nel decreto Cura Italia: Cig per 9 settimane, indennizzi per stagionali e autonomi, congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo sarà allargato anche a servizi per l’infanzia e centri estivi. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo durante l’incontro con i sindacati. 

Conte: “Ci aspetta fase difficile, rimbocchiamoci le maniche” 

In più, ha riferito, sarà prorogato lo stop ai licenziamenti. “A questo aggiungeremo il Reddito di emergenza, che sarà una misura a tempo, un indennizzo per colf e badanti e un allungamento di 2 mesi per coloro che hanno terminato NASpI e Dis-Coll tra marzo e aprile”, ha detto. Catalfo ha poi spiegato di aver previsto “una semplificazione per le procedure di trasmissione e lavorazione delle domande di Cig” e “tutele per i lavoratori dello spettacolo e dello sport”. Presto, ha assicurato il ministro ai sindacati, ci sarà un incontro con loro per parlare dello smart working. 

Cgil – “Andare oltre l’emergenza. E’ il momento di misure coraggiose che investono sul futuro e cambiano il modello di sviluppo”. E’ il percorso che indica il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del’incontro con il Governo sul nuovo decreto il cui varo è atteso a breve. Ed è “importante che il Governo abbia accettato di avviare un tavolo progettuale con le parti sociali”, sottolinea. Nel merito dei provvedimenti del dl Maggio, ”riteniamo l’incontro con il Governo perché l’impianto presentato contiene proposte in larga misura condivisibili sia sul versante del sostegno al reddito che sui temi relativi alle attività economiche e agli investimenti necessari per lo sviluppo del paese”, afferma Landini. “In attesa del testo del decreto sul quale ci riserviamo di dare il nostro giudizio definitivo, è stato affermata la volontà di proseguire il blocco dei licenziamenti per altri tre mesi, il prolungamento per ulteriori nove settimane della cassa integrazione, allungamento di Naspi e Dis-coll e l’estensione di misure di sostegno a lavoratori ad oggi non coperti (colf e badanti, lavoratori dello spettacolo, stagionali…), oltre all’intenzione di rafforzare i fondi bilaterali”, elenca Landini. Inoltre, aggiunge, “abbiamo chiesto il ripristino dell’esame congiunto nel caso di cassa integrazione, tema sul quale abbiamo ottenuto una risposta positiva”.  

Cisl – ”E’ molto importante e significativo che stasera il Presidente Conte abbia annunciato un tavolo di confronto che guarda oltre l’emergenza del paese in modo da costruire un nuovo modello sociale partecipativo di sviluppo, di cambiamento e di modernizzazione complessiva del paese. E’ quello che ci aspettavano di ascoltare”. A sottolinearlo è la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Bisogna continuare a lavorare insieme, come abbiamo fatto in queste settimane di emergenza, in uno spirito concertativo per migliorare il paese su tutti i fronti”, dice. Quanto al merito del provvedimento, “è importante con il prossimo decreto rifinanziare e prorogare tutte le misure di sostegno al reddito dei lavoratori, snellire le procedure burocratiche, per assicurare le prestazioni e garantire una immediata liquidità ai lavoratori. E’ altresì importante l’annunciata misura di sostegno alle famiglie inoccupate, prive di protezioni sociali”, evidenzia Furlan. “Ma dobbiamo discutere ed affrontare – prosegue la leader della Cisl -anche il tema delle infrastrutture materiali ed immateriali, i problemi della scuola e della digitalizzazione della pubblica amministrazione, le tutele del mondo del lavoro, definire una strategia efficace per il rilancio del sistema industriale e dei servizi, sbloccando le risorse per far partire i cantieri pubblici. Noi – assicura – siamo pronti a discutere di tutto questo”. 

Uil- ”Non abbiamo bisogno solo di un modello di sviluppo, ma di un Patto per il Paese, perché dobbiamo ridisegnarlo il nostro Paese, senza dimenticare gli invisibili e i più deboli, come i precari e come coloro che sono costretti a fare lavoro nero”, ha dichiarato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso della videoconferenza che si è svolta questa sera tra Governo e parti sociali, in vista del varo del cosiddetto ”decreto Maggio”, un provvedimento che prevede cospicui interventi volti a ridurre l’impatto economico della pandemia e ad attutire la caduta del Pil. “C’è un problema di metodo – ha proseguito Barbagallo – su come affrontare questa ulteriore fase, perché noi pensiamo che ci sia bisogno di avviare confronti specifici. Ecco perché chiediamo ai ministri di fissare incontri su alcune materie. C’è bisogno, ad esempio, di ragionare sulla detassazione degli incrementi contrattuali, sulla riduzione dell’orario di lavoro che non va confusa con la necessità di fare formazione: le due cose sono distinte. Poi – ha proseguito il leader della Uil – c’è una questione tutta al femminile: se restano chiuse le scuole, il congedo parentale per 15 giorni e al 50% non è certamente sufficiente. Abbiamo bisogno di un incontro sulla scuola, di capire se gli ammortizzatori sociali coprono davvero tutti i settori, di ripensare le RSA. Noi – ha concluso Barbagallo – vogliamo partecipare”.