(Adnkronos) – Sono partiti questa mattina dall’aeroporto militare di Pisa i mezzi dell’Aeronautica militare che trasporteranno gli aiuti umanitari da parte del Gruppo San Donato per l’emergenza terremoto in Siria. Sarà la Mezza Luna Rossa Siriana a riceverli e distribuirli: si tratta di 4 ambulanze, medicinali, dispositivi medici e vestiario, per un totale di circa 50mila pezzi, informano da Gsd. Oltre ad ambulanze e beni necessari all’assistenza il gruppo ha inviato anche una qualificata équipe professionale composta da medici specialisti che offriranno tutto l’aiuto necessario ai colleghi siriani già presenti sul posto. Un primo team, composto dal cardiochirurgo Youssef Tammam dell’Irccs Policlinico San Donato, dai chirurghi ortopedici Lorenzo Mosca e Denis Andrade e dal chirurgo maxillo facciale Camilla Baserga dell’Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio, è partita questa mattina per verificare il tipo di assistenza necessaria. Sarà raggiunto sul posto da altri specialisti che saranno chiamati in base alle esigenze esposte dalla Mezza Luna Rossa. 

“Sentiamo il dovere di dare il nostro contributo – afferma il vicepresidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi – L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione con la Farnesina e il ministero della Difesa. Siamo un grande gruppo al servizio di un grande Paese”. L’operazione di invio dei materiali – ricorda infatti una nota Gsd – si è realizzata grazie alla collaborazione tra Gruppo San Donato e Governo italiano. In particolare grazie ai ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, che hanno assicurato il supporto necessario e gli aerei per il trasporto dei materiali. A Pisa, all’operazione di invio dei materiali, hanno partecipato Ghribi e il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Ettore Francesco Sequi, in rappresentanza del ministro Tajani. 

“Il dramma che ha colpito le popolazioni di Turchia e Siria – ha affermato Ghribi a margine delle operazioni – ha suscitato dolore ed emozione a livello mondiale e noi, come principale operatore privato della sanità di un grande Paese come l’Italia, abbiamo sentito il dovere di intervenire offrendo il nostro contributo. Siamo consapevoli che l’emergenza è tale per cui nessuno da solo può riuscire a fare la differenza, e proprio per questo serve il contributo del più alto numero possibile di soggetti pubblici e privati. Le modalità attraverso cui si è sviluppata la collaborazione con il Governo ci confermano che la partnership pubblico-privato è la strada più efficace per realizzare obiettivi di interesse generale. Ecco perché – ha ribadito – la nostra prospettiva è quella di un grande gruppo al servizio di un grande Paese”.