Lo studio, vaccino anti-Tbc può ridurre morti per Covid-19

di Margherita Lopes 

Perché i Paesi in via di sviluppo mostrano tassi di mortalità per Covid-19 nettamente inferiori rispetto alle attese? Una risposta potrebbe celarsi nella vaccinazione contro la tubercolosi, un’ipotesi già lanciata dai ricercatori internazionali, che sembra trovare una prima conferma grazie a uno studio pubblicato su ‘Pnas’. Il lavoro di Luis Escobar del College of Natural Resources and Environment della Virginia Tech e di due colleghi dei National Institutes of Health suggeriscono che il vaccino Bcg (Bacillus Calmette-Guérin), creato circa 100 anni fa per la tubercolosi e somministrato abitualmente ai bambini in Paesi con alti tassi di questa infezione, potrebbe giocare un ruolo significativo nel ridurre i tassi di mortalità da Covid-19.  

“Nella nostra ricerca iniziale, abbiamo scoperto che i Paesi con alti tassi di vaccinazione con Bcg avevano tassi di mortalità più bassi” per la malattia causata da Sars-Cov-2, ha spiegato Escobar. “Ma dobbiamo tener conto anche delle differenze tra i paesi: il Guatemala ha una popolazione più giovane rispetto, per esempio, all’Italia, quindi abbiamo dovuto apportare modifiche ai dati per tener conto di tali differenze”. Escobar, in collaborazione con Alvaro Molina-Cruz e Carolina Barillas-Mury, ha raccolto dati sulla mortalità da coronavirus in tutto il mondo. Poi il team li ha adattati tenendo conto di variabili come reddito, accesso all’istruzione e ai servizi sanitari, dimensioni e densità della popolazione ma anche età degli abitanti. Ebbene, l’analisi ha dimostrato che i Paesi con tassi più alti di vaccinazioni con Bcg avevano una mortalità più bassa per Covid-19. 

Nell’analisi spicca il caso della Germania, caratterizzata da piani di vaccinazione differenti prima dell’unificazione nel 1990. Mentre la Germania occidentale ha somministrato vaccini Bcg ai neonati dal 1961 al 1998, la Germania orientale ha iniziato un decennio prima, fermandosi nel 1975. Questo significa che i tedeschi più anziani – la popolazione più a rischio di Covid-19 – nella parte orientale del Paese sarebbero più protetti dall’attuale pandemia rispetto ai loro coetanei della parte occidentale. Gli ultimi dati confermano questa ipotesi: l’area occidentale ha registrato tassi di mortalità che sono 2,9 volte superiori a quelli della Germania orientale. 

“Il vaccino Bcg sarebbe in grado di stimolare un’immunità ampia, innata, e a risposta rapida”, ha affermato Escobar, che ha osservato come i vaccini Bcg abbiano già dimostrato di fornire ampie protezioni crociate per un certo numero di malattie respiratorie virali, oltre alla tubercolosi. I risultati del suo team sono preliminari, ammette Escobar, e sono necessarie ulteriori ricerche per confermarli. Ma presto potremmo saperne di più: attualmente nel mondo sono in corso diversi studi clinici per stabilire se la vaccinazione con Bcg negli adulti possa proteggere da forme gravi di Covid-19. “Questo è un invito a fare ulteriori ricerche. Dobbiamo vedere se possiamo replicare i risultati in esperimenti e, potenzialmente, negli studi clinici”, conclude lo studioso.