Ricerca, sostenibilità e innovazione si intrecciano nel progetto per rilanciare il settore culturale nel centro-sud

Secondo stime approssimative, l’Italia detiene fra il 50 e il 70% del patrimonio culturale globale, con 60 siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO (da Pompei a Matera, passando per i centri storici di città come Firenze e Roma e i paesaggi delle Dolomiti) e una ricchezza storica, archeologica e paesaggistica che include oltre 4.800 musei, 6.500 aree archeologiche e migliaia di chiese e dimore storiche. Per la tutela e la valorizzazione di questo impressionante patrimonio, anche utilizzando le nuove tecnologie a disposizione, nasce un progetto come CHANGES (Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society) all’interno del quadro d’intervento del PNRR, che si propone di creare un polo di riferimento internazionale per la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico nel campo della cultura e del patrimonio culturale.

Alla base del progetto Changes la valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese cercando nuovi approcci sostenibili per la tutela e per la fruizione, creando partnership stabili tra ricerca e impresa e offrendo opportunità occupazionali nel settore.


L’ambizione dietro al progetto è veder aumentare il numero di ricercatori e laureati nelle aree di interesse culturale, potenziando laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico tra università e imprese. Inoltre, il progetto mira a rilanciare l’economia e lo sviluppo territoriale del centro-sud Italia nel settore culturale dopo la crisi pandemica.

Progetto Changes, il modello “hub and spoke”

Il progetto CHANGES (Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society) è dunque un’iniziativa nazionale finanziata dal PNRR che mira a creare un ecosistema di ricerca, formazione e innovazione nel settore dei beni culturali. Coordinato dalla Fondazione CHANGES, che funge da “hub”, esiste un ecosistema di 25 partner, che includono 11 università, 4 enti di ricerca, 3 scuole di studi avanzati, 7 imprese e 1 centro di eccellenza.

La Fondazione CHANGES è l’hub centrale, mentre 9 “spoke” tematici sono i raggi che diffondono la ricerca e le attività su aree specifiche del patrimonio culturale. Questi sono:

Spoke 1 – Paesaggi storici, tradizioni e identità culturali: Indaga i paesaggi storici, le loro trasformazioni e le identità ad essi legate. 

Spoke 2 – Creatività e patrimonio culturale immateriale: Supporta gli ecosistemi creativi nello sviluppo di pratiche e produzioni sostenibili legate al patrimonio immateriale. 

Spoke 3 – Biblioteche digitali, archivi e filologia: Promuove l’uso delle tecniche digitali per la conservazione, il riconoscimento e l’accessibilità delle fonti e del patrimonio linguistico. 

Spoke 4 – Tecnologie virtuali per musei e collezioni d’arte: Sviluppa e utilizza tecnologie virtuali per la valorizzazione e fruizione di beni artistici e museali. 

Spoke 5 – Scienza e tecnologie per la diagnostica sostenibile del patrimonio culturale: Si concentra sullo sviluppo di soluzioni scientifiche e tecnologiche per la diagnostica dei beni culturali. 

Spoke 6 – Storia, conservazione e restauro del patrimonio culturale: Affronta la storia, la conservazione e il restauro dei beni culturali. 

Spoke 7 – Protezione e conservazione del patrimonio culturale contro i cambiamenti climatici e i rischi: Valuta e mitiga l’impatto dei cambiamenti climatici, dei rischi naturali e antropici sul patrimonio culturale. 

Spoke 8 – Sostenibilità e resilienza del patrimonio culturale materiale: Integra tecnologie e approcci scientifici per migliorare la sostenibilità e la resilienza del patrimonio culturale tangibile. 

Spoke 9 – Risorse culturali per il turismo sostenibile: Promuove l’utilizzo del patrimonio culturale come risorsa per un turismo sostenibile, coinvolgendo le comunità locali. 

Attività principali del Progetto Changes

  • Bandi a cascata: Finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo di partner esterni al partenariato principale, con un budget di quasi 20 milioni di euro. 
  • Eventi e iniziative: Organizzano eventi come “Doors of CHANGE“, che coinvolgono oltre 60 siti culturali in tutta Italia per mostrarne i risultati della ricerca e dell’innovazione. 
  • Accessibilità: Sviluppano e sperimentano tecnologie e pratiche per rendere i siti culturali più accessibili a persone con disabilità, ad esempio tramite contenuti in Lingua dei Segni (LIS), multilingue e storytelling.